Yoga

Breve storia dello yoga

La parola Yoga deriva dalla radice sanscrita Yuj, che significa legare, soggiogare, unire.yantra yoga origini

Soggiogare, cosa? La mente, per mantenerla focalizzata su un punto fisso (ekagratha).

Unire, cosa? La coscienza individuale con la coscienza universale, generando una perfetta armonia tra mente e corpo.

Le origini

Le vere e proprie origini dello yoga antico sono incerte, soprattutto per il fatto che inizialmente esisteva solo la trasmissione orale delle nozioni legate a tali pratiche. I primissimi testi, trascritti su foglie di palma, sono andati per la maggior parte distrutti.

Molti ricercatori sono concordi nel ritenere che questa pratica risalga agli albori della civiltà umana, molto prima della nascita delle religioni e di altri sistemi di credenze.

Lo yoga non è una religione, ma una filosofia di vita che coincide con i primi sforzi dell’uomo di vincere le malattie e conquistare la longevità e il benessere. Mentre la religione richiede una fede cieca, lo yoga è una pratica esistenziale, esperienziale e basata su un cammino di vita individuale che può essere sperimentato e modificato da ognuno di noi.

Quando e dove è nato lo yoga?sigillo yoga

La nascita dello yoga come disciplina può essere fatta risalire a oltre 5.000 anni fa ed è tra i resti della civiltà della valle dell’Indo (geograficamente situata nel bacino del fiume omonimo, oggi localizzato principalmente in Pakistan) che sono stati rinvenuti numerosi sigilli raffiguranti figure di persone in posizioni di yoga.

Yoga pre-classico

La parola yoga appare per la prima volta nei Veda (in sanscrito questa parole significa sapere, saggezza), la più antica raccolta di testi spirituali in sanscrito, risalente al periodo tra il 1500 e il 900 a.C.

Il Veda è Brahma; è uscito da Lui come suo alito

I Veda contenevano canti, mantra e rituali usati dai brahmani, e per il fatto che essi non hanno un autore umano ma sono stati solo uditi vengono chiamati Shruti (“ciò che è udito”).

I primi rudimenti di yoga furono poi lentamente perfezionati e sviluppati proprio dai Brahmani e dai Rishi.

Ogni volume dei Veda contiene quattro parti e una di queste in particolare, le Upanishad, riguarda la meditazione, la filosofia e la spiritualità indù.

Le Upanishad adottarono l’idea del sacrificio rituale dai Veda e la interiorizzarono, insegnando il sacrificio dell’ego attraverso la conoscenza di sé, l’azione (karma yoga) e la saggezza (jnana yoga).

Yoga classico

L’inizio del periodo classico è definito dagli Yoga-Sutra di Patanjali, il primo testo scritto che codifica la pratica dello yoga..

Venne redatto nel II secolo d.C., e descrive il percorso del Raja Yoga, spesso definito come “yoga classico” o “yoga originario”.

Patanjali fu il primo ad organizzare la pratica dello yoga in un percorso (Ashtanga Yoga) contenente i passaggi e le fasi per raggiungere il Samadhi, ovvero l’illuminazione.

Il testo è suddiviso in quattro libri (pada) per un totale di 196 aforismi:

  • Samadhi Pada (51 sutra), descrive lo scopo e i benefici dello yoga;
  • Sadhana Pada (55 sutra), presenta gli strumenti per raggiungere questo scopo;
  • Vibhuti Pada (56 sutra), descrive le ultime fasi del percorso yogico e illustri superpoteri che la pratica può sviluppare;
  • Kaivalya Pada (34 sutra), riprende la metafisica del Samkhya Yoga e allude alla separazione tra spirito (Purusha) e materia (Prakriti).

Yoga post-classico

Alcuni secoli dopo Patanjali, vennero elaborati sistemi di pratiche con lo scopo di ringiovanire il corpo e prolungare la vita.

Distaccandosi dagli insegnamenti degli antichi Veda e il corpo fisico assunse un ruole centrale come mezzo per raggiungere l’illuminazione.

Si sviluppò il Tantra Yoga, con tecniche atte a purificare il corpo e la mente, spezzando quei nodi che ci legano alla nostra esistenza fisica. Allo stesso tempo, l’esplorazione di queste connessioni fisico-spirituali e pratiche incentrate sul corpo portò alla creazione dello stile di yoga maggiormente praticato oggi in Occidente, l’Hatha Yoga.

Nota: la parola Hatha ha un duplice significato, da una parte significa violento, con forza, pertanto abbinandola alla parola yoga, prende il significato di soggiogare con forza. Cosa? La mente, come abbiamo detto all’inizio di questo articolo. Dall’altro la parola Hatha può essere scomposta in due parti:

  • Ha, sole, Shiva,
  • Tha, luna, Shakti;

assumendo un significato più tantrico, come equilibrio tra le parti, come ricongiungimento (o unione) degli opposti.

Yoga moderno

Tra la fine del 1800 e l’inizio del 1900, i maestri di yoga iniziarono a viaggiare in Occidente e lo yoga arrivò all’attenzione di un pubblico molto più vasto.Featured Yogi of the Month: Krishnamacharya — YOGALIFE STUDIOS EDMONTON

Al Parlamento delle Religioni Mondiali del 1893 a Chicago il maestro indiano Swami Vivekananda estasiò i partecipanti con le sue lezioni sullo yoga e sull’universalità delle religioni del mondo.

Negli anni ’20 l’Hatha Yoga fu fortemente promosso in India grazie, in particolare, al lavoro di divulgazione di T. Krishnamacharya e Swami Sivananda.

Krishnamacharya aprì la prima scuola di Hatha Yoga a Mysore nel 1924, aprendo lo yoga a tutti e fu proprio lui ad istruire tre studenti che avrebbero poi portato avanti la sua eredità e aumentato la popolarità dell’Hatha Yoga nel mondo: B.K.S. Iyengar, T.K.V. Desikachar e Pattabhi Jois.

Sivananda fu un autore prolifico, pubblicando oltre 200 libri sullo yoga e fondando nove ashram e numerosi centri yoga in tutto il mondo.

L’apertura dello studio di yoga di Indra Devi a Hollywood nel 1947, segnò un vero punto di svolta per la popolarità della pratica negli Stati Uniti. Da quel momento molti altri insegnanti occidentali e indiani divennero pionieri della disciplina in Nord America e in Europa, rendendo sempre più conosciuto l’Hatha Yoga e raccogliendo milioni di seguaci.

L’Hatha Yoga conta oggi molte scuole e stili differenti, che enfatizzano aspetti differenti della pratica.

Lo yoga oggi

Per il semplice fatto che i maestri di Hatha Yoga sono stati i principali divulgatori della disciplina, molte persone pensano che la pratica dello yoga sia limitata alle posture (asana), e lo dimostra la deriva acrobatica che lo yoga ha assunto negli ultimi anni, specialmente nel periodo post-Covid.

Se studiamo attentamente gli Yoga Sutra, scopriremo che soltanto tre sono dedicati alle asana. L’Hatha Yoga è un processo preparatorio affinché il corpo possa sostenere livelli di energia più elevati: inizia con il corpo per poi proseguire con il respiro, la mente e il sé interiore.

Anche se la salute fisica e mentale sono conseguenze naturali della pratica, l’obiettivo è di più ampia portata. Lo yoga riguarda l’armonizzazione di sé stessi con tutto quello che ci circonda. E’ una pratica che ci consente di raggiungere una vita più ricca e realizzata. E’ una pratica per tutti, indipendente dal credo religioso, dalla nazionalità e dalla razza.

E qualsiasi stile di yoga vogliate praticare, accertatevi che alla base abbia questi principi fondamentali:

  • Ahimsha, non violenza;
  • Satya, onestà;
  • Asteya, non appropriazione;
  • Bramacharya, controllo dei sensi;
  • Karuna, compassione;
  • Maitri, benevolenza;

Questi elementi vi aiuteranno a portare la vostra pratica fuori dal tappetino, contribuendo (almeno un po’) a rendere il mondo un posto migliore.

Jai!

 

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